22 aprile 2022
Proprietà intellettuale e industriale
Ariston Group ha ottenuto una importante vittoria in Cina in una causa di contraffazione contro due società cinesi per violazione del proprio marchio ARISTON. La sentenza è stata emessa dalla Corte Specializzata in Proprietà Intellettuale di Guangzhou in data 15 marzo 2022.
La Corte ha intimato alle due società e al loro rappresentante legale di cessare le attività di contraffazione del marchio Ariston, inibendo anche l’utilizzo degli stessi come nomi a dominio e nella denominazione sociale e condannando in solido i tre soggetti ad un cospicuo risarcimento danni.
La condanna del legale rappresentante al risarcimento danni in solido con le due società è alquanto inusuale in Cina, ma ha trovato motivazione nella grave condotta in malafede posta in essere dallo stesso. Egli, infatti, si era adoperato per costituire diverse entità giuridiche al solo fine di porre in essere un’ attività di contraffazione del marchio Ariston tentando nel corso degli anni di depositare diverse domande di registrazione molto simili al marchio italiano.
La Corte cinese ha infine riconosciuto la notorietà del marchio Ariston, notorietà che raramente viene affermata in Cina, a causa degli elementi probatori richiesti, in termini di elevato grado di conoscenza da parte non solo dei consumatori di riferimento del prodotto contrassegnato dal marchio, ma anche di una parte significativa di pubblico non interessata a quella specifica tipologia di bene.
La conferma dello stato di marchio notorio, dopo la prima decisione del Tribunale di Nanchino nel 2015, è quindi un evento ancor più raro che conferma come il marchio Ariston sia conosciuto da una parte rilevante dei consumatori cinesi, al di là del settore merceologico di appartenenza.
Franzosi Dal Negro Setti ha assistito Ariston Group con un team composto dal partner Federica Santonocito e dal responsabile del desk cinese Giacomo Balletti.